Non sprecare
gli attimi immobili
che più generazioni hanno mutato.
Essa è lì,
sasso nella roccia,
e, come tale, eterna.
Io morirò,
ma fino all'ultimo minuto
l'immagine di una spiaggia
inseguirà i miei sogni lontani
e gli spruzzi salmastri
investiranno ancora
il mio petto ansimante.
Poi, il tramonto allagherà gli spazi
che dall'Etna vanno ai Peloritani,
ed il silenzio si confonderà
con gli sciacqui dell'onda
che lieve sfiora la spiaggia pietrosa
dei miei lidi lontani.
Santoro Salvatore Armando
(Aosta 3.1.1993 - h. 18,52)
Pubblicata sul volume "Quand'ero Piccolo", Edizioni Keltia Editrice - Aosta 1993